di Patrizia Iervolino
C’era una volta un cielo notturno di primavera.
La luna compiva il suo solito giro sonnecchiando silenziosamente, mentre le stelline pigolavano rincorrendosi nel buio.
D’improvviso lo Zefiro leggero soffiò sull’erbetta irrorata di rugiada, sollevando un dente di leone che salì leggero nell’aria, sino a solleticare il naso della luna addormentata.
Nella volta celeste si scatenò un gran fracasso! La luna cominciò a starnutire incapace d’arrestarsi e le piccole stelle, perdendo l’equilibrio, rotolarono giù dal cielo correndo il pericolo d’infrangersi al suolo.
Giunse in loro soccorso la principessa delle acque che le avvolse in un bianco manto di schiuma impalpabile, ma a contatto con le onde gli astri si spensero e caddero in un sonno profondo.
La principessa delle acque era in preda alla disperazione ed invocò l’aiuto della balena bianca che, solcando fulminea i freddi mari del nord, si recò dal saggio re della luce che avrebbe dovuto trovare una soluzione al grave incidente.
Il Sole esclamò a gran voce: “Va alla ricerca di un bimbo il cui cuore sia così puro da infervorare di nuova luce le stelline, restituendole al cielo che le ha perdute”!
In che modo avrebbe riconosciuto il pargolo? Il re della luce disse: “Ti sorriderà”!
La balena pensò di affidare questo compito ad un amico che fosse meno ingombrante di lei ed il topino cittadino accettò volentieri, rassicurandola del suo sicuro successo.
(© Patrizia Iervolino. Tutti i diritti riservati)
Aspetto con ansia di vedere il seguito. Le stelle sono così preziose! Maddalena
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È già on-line, grazie!
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